“Repeat box”: il nuovo progetto del Comune di Perugia e dell’Umbra Institute
Si chiama “Repeat box” il recipiente creato per conservare e riportare a casa il cibo non consumato al ristorante. Il progetto, targato Comune di Perugia e Umbra Institute, intende contribuire all’obiettivo europeo di ridurre, per il 2025, lo spreco alimentare del 50%. Un sistema, quello sviluppato dagli studenti del Food Studies Program di Umbra Institute, che vuole contribuire ad abbattere i 454 euro che una famiglia italiana spreca, in media, ogni anno, buttando cibo ancora commestibile. L’iniziativa fa parte del piano di marketing urbano previsto dal Puc 2 volto alla rigenerazione urbana del centro storico della città.
Il progetto inizia con un’indagine sul territorio. Questionari e interviste semi-strutturate che hanno dimostrato che oltre il 70% degli intervistati sono favorevoli alla riduzione degli sprechi alimentari e sarebbero disposti a portare a casa il pasto avanzato se ne avessero la possibilità attraverso un servizio offerto dal ristoratore. Durante la seconda fase sono stati sensibilizzati i ristoratori e i loro clienti sul problema dello spreco alimentare.
Le scatoline sono composte di polpa di cellulosa realizzate dalla lavorazione degli scarti della canna da zucchero, interamente biodegradabili e compostabili nella sezione organica dei rifiuti. All’aspetto della tutela ambientale si affianca poi quello del rilancio della città e della integrazione. Comune e Umbra Institute lavorano infatti a stretto contatto, con i giovani provenienti da California, Virginia, New York e Boston che definiscono il capoluogo umbro “una città aperta”.
I primi tre ristoranti perugini che hanno aderito all’iniziativa sono il Pachamama, Al mangiar Bene e Osteria Priori.